Lo spaghetto del 2
Giornata “molle” quella del 1 Gennaio … nottata di bagordi, quella tra l’anno vecchio e l’anno nuovo … bagordi culinari, enologici, pirotecnici e danzerecci. Di mettermi ai fornelli non se ne parla per tutta la giornata; al massimo un caffelatte con una fetta di panettone. Ma il 2 siamo riposati e si ricomincia dagli ingredienti avanzati; voglia di andare al supermercato – ti prego, almeno oggi – non saltarmi addosso.
In casa trovo un filetto di baccalà ed i quasi immancabili pomodorini ro’ pienn’ (del pendolo), quei pomodorini del Vesuvio che a fine estate vengono intrecciati ed appesi ad essiccare, per essere poi consumati nei mesi invernali, con quel leggero retrogusto di affumicato che dona loro la corda che li tiene assieme, affumicata nei camini.
L’idea è quella di replicare una ricetta che qualche tempo fa avevo visto durante GUSTO, il riempitivo gastronomico del TG5; vado a memoria:
Spaghetti mantecati al baccalà con salsa di pomodorini del pendolo.
Per 2 persone:
– 200 gr spaghetti (io uso i Garofalo)
– un filetto di baccalà sui 150 gr (a Napoli si chiama Mussillo)
– una dozzina di pomodorini del pendolo
– aglio, olio, basilico
Prima si prepara la salsa, tagliando i pomodorini e privandoli dei semi. Si fanno soffriggere in olio e aglio in camicia fino a che sono disfatti. A cottura ultimata si elimina l’aglio, si frulla il tutto e si passa al colino sottile, ottenendo una salsa che va poi ridotta ulteriormente sul fuoco fino ad ottenerne la densità desiderata ed aggiustata di sale.
Mentre la pasta bolle (piano col sale, che ci pensa il baccalà a salare il piatto), si eliminano la pelle ed eventuali spine del baccalà, lo si taglia a dadini e lo si salta con un filo d’olio e basilico (ebbene si, quest’anno sul mio balcone, il basilico regna sovrano anche a Dicembre) fino a quando comincia a cacciare il suo umore.
A cottura ultimata si versano gli spaghetti nella padella del baccalà, con un po’ d’acqua di cottura e si manteca per bene lo spaghetto, facendo emulsionare l’acqua di cottura con l’olio e l’umore del baccalà. Si dispone la salsa a specchio nel piatto ed un nido di spaghetti sopra, con i dadini di baccalà a finire il piatto.
Facilissimo e buonissimo. Felice 2010 a tutti.
PS: niente pomodorini del pendolo?
La passatina di ceci è una validissima alternativa 😉
4 gennaio 2010 a 12:38
ciao Fabrizio, ho visto solo adesso il tuo commento di novembre (!) e sono quindi passata a trovarti. Molto invitanti le tue ricette, un po’ per volta le esploro tutte!
a presto, grazie della visita
5 gennaio 2010 a 10:28
altro che bagordi…io cerco ancora di riprendermi dal duro lavoro!!!!domani però (giornata libera) mi farò prendere dalla irrefrenabile voglia di entrare in qualche superm. o pescheria…e mi dedicherò a cucinare qualcosa di buono…dato che in qst giiorni non ho mangiato praticamente mai e il mio pranzo di natale è stato un hamburger tra una turno di lavoro ed un altro!!!!cmq ho visto le foto, c’erano giulio e andrea come assistenti quindi mi sa che era il corso precedente al mio, anche se giuli (il rgazzo magro con gli occhiali ho avuto il piacere di conoscerlo quando ho fatto lo stage da Pezzotti a viterbo)…se ti capita di vedere zanni salutamelo chissà se si ricorda (digli la secchiona con gli okkiali siciliana e forse si ricorderà…ahahahah)…bacio
5 gennaio 2010 a 22:40
meno male che solo il basilico regna sovrano sul tuo balcone … la ricetta mi sembra allettante, xò ‘o mussill’ nun è proprio ‘e casa … come il basilico above mentioned … va bene lo stesso se si fa tutto senza mussillo?!
tanti auguri di buon anno!
5 gennaio 2010 a 22:50
E già, perchè invece o’pienn’ ce l’hai in quel di Modena, vero? ;o)
Felice 2010
7 gennaio 2010 a 13:07
Riesci a inventare un pil pil senza aglio? Grazie!
7 gennaio 2010 a 16:03
Che sfida !!! Inizio a pensarci 😀
8 gennaio 2010 a 11:24
[…] Artèteca's kitchen – l'Artèteca ai fornelli l'Artèteca ai fornelli « Lo spaghetto del 2 […]
8 gennaio 2010 a 14:30
ric, smettila di millantare la tua presunta allergia all’aglio: è solo un po’ pesante da digerire! ecchessarammai? baci a fabri che si sta dando da fare per una versione senza aglio (oppure semplicemente più leggera?).
9 gennaio 2010 a 00:48
baci a sara 😉
3 gennaio 2012 a 09:01
[…] non è che fanno una “rubrica”. O si?! Beh, nel dubbio, le 2 puntate precedenti sono qui e qua. Tranquilli; si tratta solo di un post […]