L’antipasto folle

Qualche tempo addietro, mi ero imbattuto in un articolo, sulla rivista Apicius, di un giovane e promettente chef Spagnolo, Paco Morales, che presentava vari suoi piatti, tra cui uno chiamato Il mercato nel piatto, bel titolo evocativo a condensare le bancarelle di ortofrutta in un diametro di 20 cm. Tra le varie “componenti del piatto” c’erano anche un cous-cous di broccoli ed uno di cavolfiore. Ed è esattamente qui che scatta la follia.

Cous-cous di broccoli, alici del Cantabrico, salsa aioli

Per realizzare questo antipastino è necessario tirar via le palline piccine piccine sulla cima del broccolo; non che sia difficile, ma è lungo, lunghissimo, e bisogna procedere per affinazioni successive. Una follia! Non oso pensare il cavolfiore. Una volta ottenute le famose piccole palline si fanno sbollentare per 60 secondi – devono rimanere al dente – e si fanno asciugare su carta paglia – non sullo scottex, che non le staccate più. Condire poi con un filo di olio ev e poco sale.

Una volta preparato il cous-cous la mia perversione era appagata, per cui non mi è restato che aggiungere 2 fantastiche acciughe – di quelle più care dell’oro – ed una salsa aioli, che avevo comprato in Provenza, ma che potete provare a fare con una delle n-mila ricette on-line. Beh, l’accostamento era difficile, i sapori belli marcati … diciamo che i broccoli stavano benissimo sia con le alici che con l’aioli, ma queste due forse facevano un po’ a botte, ma vuoi mettere la soddisfazione del cous-cous di broccoli?

Il sommelier di Callmewine consiglia:

Un piatto decisamente intenso nei profumi e nei sapori: il broccolo con la sua fragranza, le acciughe con il loro intenso aroma marino e la salsa aioli, cremosa e persistente. L’abbinamento deve tenere conto di questi aromi e perciò ci vuole un vino profumato e che abbia una bella persistenza aromatica per non essere sopraffatto. Inoltre la lieve pungenza dell’aglio e la salinità dell’acciuga vogliono un vino morbido in grado di attutire queste caratteristiche.

Quindi meglio evitare le bollicine che con le pungenze adrebbero ad esacerbare queste caratteristiche, scegliete invece un vino bianco morbido come il Greco di Tufo o un rosso leggero e profumato come la Barbera d’Asti.

9 Risposte to “L’antipasto folle”

  1. Mi spiace ma io non mangio più, quindi non leggo neanche

  2. La pazienza la ho…ma solo in cucina e con i bambini perchè altrove ho più il profilo del serial killer un attimo prima di esplodere 😛 …e quindi questo cous-cous declinato sull’insania del procedimento (per ottenerlo)…ben si presta per entrambi gli aspetti! 😀
    Di certo sarà una cena solo per due al massimo 4 in quel caso che dici…inizio la mattina presta a “far palline”?! 😛 ahahahahaha
    Grazie per l’ottimo spunto…alla prox e senza camicia di forza…mi auguro :PP

  3. il piatto è bello e si presenta proprio bene e mi piacciono anche i sapori forti, ma la pazienza quella proprio mi manca in questo periodo!
    magari vengo a mangiarlo da te 😀
    buona settimana!

  4. Less is more, unico l’abbiamento, complimenti per la gran pazienza!

  5. pazienza da vendere, con la vita, con i figli, con la suocera e tutto il resto…………
    Il tuo piatto e’ delizioso e si presenta meravigliosamente!

  6. E dove Cantabrico?

  7. Non si legge sulla confezione? 😀

  8. maria scannapieco Says:

    Ciao Fabrizio, le alici del Cantabrico le ho scoperte da Uliassi lui ci ha fatto una salsa tritandole semplicemente insieme a dell’uvetta ammollata, una delizia.!!!

    Dove posso acquistarle a Roma?

    P.S. ci sei stato poi da Parini?

  9. non lo trovo folle lo trovo geniale!! bello grazie, ho recentemente pubblicato un finger con polenta broccoli e acciughe sia fresche che salate quindi queste mi trovano perfettamente d’accordo, con le acciughe del Cantabrico poi non c’è storia, ci sono stata ad ottobre dello scorso anno, bel viaggio, c’è un reportage sul mio sito se t’interessa
    Grazie mille, l’aggiungo alla lista
    Cristina

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