Una ricetta per il Santa Lucia

Questa mi fa veramente incazzare. Non c’è una motivazione che sia una, razionale, per consentire che il Santa Lucia venga chiuso. E’ solo politica. E’ una delle pochissime eccellenze che ancora esistono in Italia e stanno facendo a gara per demolirla. Ci ho trascorso 6 mesi al Santa Lucia, 1h x 2gg a settimana, per una riabilitazione alla spalla che dovevo fare in piscina. E il Santa Lucia lo fa. Ma quello che fa il Santa Lucia è molto altro; in 6 mesi ho visto fior fiore di professionisti della riabilitazione, persone con malattie tremendamente invalidanti alle quali veniva restituita una piccola speranza di riuscire a muovere le proprie gambe, persone che affrontavano un viaggio, pur di tentare un recupero, dopo incidenti stradali che li hanno segnati per sempre.

Quando ho letto la lettera aperta di Maria Grazia e poi ho scoperto la passione comune, non potevo che partecipare alla sua Raccolta di ricette per il Santa Lucia. Nessuna tecnica o ricetta roboante, piuttosto un bel piatto di pasta con uno di quei sughi buoni buoni, che magari un ragazzino spera di trovare in casa, dopo una mattinata di riabilitazione, proprio al Santa Lucia.

Mafaldina al sugo di coniglio all’ischitana

Il sugo di coniglio all’ischitana è uno dei segreti meglio custoditi dagli abitanti dell’isola. Non esiste una vera e propria ricetta codificata, piuttosto, ogni famiglia ha la sua ricetta, pronti a giurare sui figli che si tratti dell’originale. La mia l’ho presa da qui, per cui non faccio altro che trascriverla.

– 1 coniglio da circa 1,500 Kg
– circa 150 g. di pomodorini maturi
– prezzemolo (o basilico)
– vino bianco
– 1,5 dl di olio d’oliva
– peperoncino, sale, pepe, aglio

Tagliate a pezzi il coniglio, lavatelo con il vino ed asciugatelo con un panno asciutto. Fate imbiondire aglio e peperoncino interi nel tegame (meglio se di terracotta) con l’olio. Al momento opportuno togliete dall’olio entrambi e metteteli da parte. Fate rosolare il coniglio nel medesimo tegame (uno dei segreti per una buona preparazione è quello di rosolare pochi pezzi alla volta, in modo da mantenere l’olio sempre ben caldo). Quando è ben colorito, riunite tutti i pezzi nel tegame, aggiungete (se volete) aglio e peperoncino messi in precedenza da parte, spruzzate con un bicchiere di vino bianco, aggiungete sale e pepe, e fate cuocere a fuoco moderato per circa 30 minuti, rigirando di tanto in tanto ed eventualmente aggiungendo un po’ di brodo (o altro vino) se il vino e’ gia’ evaporato. Aggiungete i pomodori spezzettati e privati della loro acqua e abbondante prezzemolo. Lasciate cuocere a fuoco lento per altri 20 minuti circa, rigirando di tanto in tanto, fino a quando il fondo di cottura non si sara’ ben ristretto.

Per il mio piatto ho usato una Mafaldina Garofalo, un formato che dà grosse soddisfazioni al palato, specie con sughi del genere.

Auguri a Maria Grazia, la sua è una battaglia di tutti i Romani … e non solo.

7 Risposte to “Una ricetta per il Santa Lucia”

  1. Sono senza parole..grazie! La commozione è forte, anche perchè vengo dalle lacrime di mio figlio che si dà i pugni alle gambe che lo fanno andare tanto più lento dei suoi amici! Ed è così difficile consolarlo! Il tuo aiuto, il vostro aiuto, è preziosissimo! un abbraccio!

  2. […] 163) artetecakitchen, https://artetecaskitchen.wordpress.com/2011/02/24/una-ricetta-per-il-santa-lucia/ […]

  3. Ho conosciuto il Santa Lucia solo dai vostri post e da quello di Caris, se chiudiamo le realtà che funziona bene cosa resterà della sanità in Italia?

    Mi hai fatto venire una voglia di coniglio all’ischitana che non ti dico 🙂

  4. iniziativa più che lodevole!
    ottimo piatto, ne vorrei anch’io uno stasera 🙂
    sono stanchissimo e non ho voglia di cucinare
    ps oggi sono stato (per lavoro) al pastificio Garofalo, ho ripensato al tuo post di gente del fud

  5. Un’iniziativa che dovremmo sostenere tutti !!!
    Ottima scelta con una ricetta gustosa.

  6. Grazie di avermi fatto scoprire questa raccolta di ricette. Mi metto all’opera prestissimo.

  7. Ma siamo sicuri che non ci sia un congilio in ognuno di noi…? Affrontiamo il problema dei congilietti suicidi ai tempi d’oggi su Vongole & Merluzzi 😉

    http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/03/31/perche-un-coniglietto-d%e2%80%99oggi-puo-uccidersi/

    Con simpatia, LordbAD

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